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La mia giornata da astronauta in assenza di gravità!

assenza di gravità
Assenza di gravità: la mia giornata da astronauta a gravità zero! Quello che fino a poco tempo fa era concesso solo nei sogni ora è possibile… Ed è una sensazione indimenticabile che tutti dovrebbero provare. Erano diversi anni che seguivo lo sviluppo del cosiddetto “turismo spaziale“, ovvero di tutto ciò che poteva permettere ad una persona “normale” come me di provare delle esperienze che non sono di questa terra, riservate soltanto a pochi eletti. Innanzitutto volevo essere certo  che l’esperienza fosse sicura. E poi, se in molte altre situazioni sarei stato contento ad essere tra i primissimi, vista la delicatezza dell’argomento, volevo che anche la compagnia che offre questo servizio facesse un po’ più di esperienza. Leggete in questo articolo il mio breve racconto sull’assenza di gravità: la mia giornata da astronauta a gravità zero!

assenza di gravità

Assenza di gravità: come andare in orbita!!!

Devo confessare, speravo che il costo si abbassasse un pò, poi mi sono reso conto che il tempo passa inesorabile e che tutto sommato stavo comunque spendendo tanti soldi in altre cose, magari materiali.

Uno stupido optional su una macchina nuova, un vestito firmato o una televisione con 1000 funzioni inutili, pur costando lo stesso, non avrebbero potuto darmi nulla di più, sarebbero durati comunque meno di un’esperienza che ti resta per sempre, che puoi condividere senza abbassarne il valore, e che nessuno può toglierti..

E quindi a dicembre del 2016, per il mio compleanno, ho deciso di farmi un grande regalo: un volo in orbita per provare l’assenza di gravità.

Assenza di gravità: dove realizzare il sogno

Luogo Cape Canaveral , Orlando, Florida.

Il Kennedy Space Center. Avevo già visto quello di Houston, è provato l’emozione di trovarmi nella stessa sala di controllo della missione Apollo 11. Ma questa volta era diverso.

Visitare il centro spaziale sapendo che il giorno dopo avrei provato di persona la gravità zero, avrei scoperto che cosa significa fluttuare all’interno di un veicolo in orbita, è tutta un’altra cosa.

Guardare l’Atlantis ormai dismesso e appeso al soffitto a pochi metri da me mi ha fatto commuovere. Così come tutte le altre meravigliose esperienze che si possono vivere in un luogo dove, un team di grandi scienziati lavora ininterrottamente per realizzare dei sogni, per portarci verso i luoghi che ispiravano la nostra fantasia quand’eravamo bambini.

Il centro è ovviamente un luogo turistico, organizzato e gestito col tipico stile americano, con tante “Tourist Trap” più o meno nascoste. Ma non è assolutamente un semplice parco dei divertimenti. Tutte le astronavi, i simulatori, gli oggetti come le rocce lunari e i razzi, non sono giocattoli ma parti reali di un qualcosa di straordinario.

È possibile anche visitare le basi di lancio, e rimanere scioccati dai “numeri” che le riguardano in termini di volumi, grandezze, potenze.

Piccola curiosità: lo sapevate che ad ogni lancio vengono utilizzati milioni di litri d’acqua, non per raffreddare la base, ma per attutire il suono frastornante emesso dai motori dei razzi che, altrimenti, con le onde sonore ucciderebbero chiunque nel raggio di 1 km!

assenza di gravità

A gravità zero: si parte!

Il giorno dopo aver appreso tutte queste notizie strabilianti mi sono alzato presto, sebbene non avessi dormito molto come potete immaginare. Stavo per provare finalmente l’assenza di gravità, per trovarmi come gli astronauti a gravità zero! Con sottofondo musicale che mi ero preparato (un mix di colonne sonore di film di fantascienza, ovviamente) mi sono vestito o lentamente come se dovessi partire per Marte, ho percorso i 10 minuti che separavano l’albergo dal punto di incontro e mi è sembrato un tempo lunghissimo. Non ero mai stato così emozionato nella mia vita, neanche per la laurea.

Lo Staff (che ringrazio davvero dal profondo)è composto da persone splendide che hanno tranquillizzato il gruppo e in un clima sereno e divertente ci hanno fornito tutti i semplici elementi perché potessimo godere dell’esperienza al meglio. E così in tarda mattinata siamo stati portati direttamente sulla pista da un autobus e imbarcati sul velivolo modificato che ci avrebbe portato in orbita per provare l’assenza di gravità!

Con le nostre tute blu personalizzate (proprio come quelle dei veri astronauti!), la bandiera degli Stati Uniti sulla spalla e le patch della missione ci sentivamo tutti dei Neil Armstrong.

Quando il capomissione ha annunciato che avevamo raggiunto lo spazio aereo per iniziare i voli orbitali,  non ho potuto trattenere qualche lacrimuccia di commozione nel sentire che il mio sogno si stava così semplicemente realizzando.

Abbiamo provato prima la gravità di Marte, poi un paio di volte quella della luna, e io finalmente ho potuto camminare come gli astronauti sulla superficie del nostro satellite.

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