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Cascate del Niagara quando andare per “tuffarcisi” dentro! 

Cascate del Niagara quando andare (4)

Cascate del Niagara quando andare – Ci sono alcune mete che, anche se turistiche, devono essere viste almeno una volta nella vita. Tra queste sicuramente le Cascate del Niagara. Quando andare e come visitarle può però fare la differenza tra “turista” e “viaggiatore”. Addirittura è possibile godersi anche in un solo giorno e con pochi spicci questa magnificenza, rivincita del Canada sugli Stati Uniti. Per una volta, infatti, gli USA sono la nazione povera e il Canada regna. La natura gli ha regalato la visione grandangolare delle maestose cascate che si affacciano sul confine tra i due Paesi e la scommessa commerciale dei canadesi sul turismo ha fatto sì che la maggior parte delle attrazioni fosse sul loro lato del Niagara River. Scopiamo come “tuffarsi” nelle cascate del Niagara, quando e cosa fare per viverle al meglio senza cadere nelle loro numerose “tourist trap“.

Cascate del Niagara quando andare (4)

Cascate del Niagara quando andare per viverle al meglio

Un elemento importante che distingue i turisti dai viaggiatori è che questi ultimi cercano di visitare un luogo nel momento migliore,  lontano da quello di alta stagione, già soltanto perché quest’ultimo è più costoso e pieno di gente che impedisce il godimento pieno dell’attrazione.

Bisogna comunque anche fare i conti a volte con la stagionalità intrinseca di alcune attrazioni, per esempio il clima o i giorni di apertura. Nella fattispecie nessuno chiude mai le cascate del Niagara, quando andare dipende, quindi, più che altro dal clima è dalla folla.

Luglio ed agosto, purtroppo (perché spesso si hanno le ferie in quel periodo) è uno dei momenti in assoluto più caldo è affollato alle Cascate del Niagara. Quando andare per avere un tempo molto bello, attrazioni comunque aperte e sicuramente meno gente sono i mesi di giugno e settembre.
Se non avete paura di un po’ di brezza e volete vederle senza troppi giapponesi attorno che vi impediscono di fare foto senza le loro teste in mezzo, sono perfetti aprile ed ottobre. All’inizio di quest’ultimo, inoltre, sarete accolti dai colori dell’autunno lungo il Niagara George.
Nei mesi invernali molte attrazioni sono chiuse a causa del ghiaccio, così come alcune aree panoramiche. Le cascate potrebbero apparire ghiacciate (l’acqua in realtà continua a fluire all’interno) e quindi l’ambientazione ha comunque il suo fascino… particolare. Ovviamente durante il Thanksgiving e le feste natalizie c’è molta, molta folla.
Per un’esperienza perfetta, vi consiglio di controllare gli orari e giorni dei fuochi d’artificio , nonché quelli di apertura e chiusura delle scuole
in America e Canada (per avere i prezzi migliori e meno folla).

Cascate del Niagara quando andare

Cascate del Niagara quando andare non è l’unica cosa importante…

Il lato canadese del Niagara River è decisamente la parte migliore per passeggiare accanto a una vista che toglie il fiato, e per scattare foto degne della copertina di una rivista di viaggi. Ma, il rovescio della medaglia, il lato canadese rappresenta anche la zona più ricca di “turist trap“, attrazioni a volte poco inerenti con la spettacolarità delle cascate, fatte a dovere per spillare soldi ai turisti e regalargli un’esperienza che, molto spesso, potrebbero vivere in qualsiasi altro luogo.
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Con un po’ di accortezza, tuttavia, si può evitare il “luna park” e concentrarsi sulla forza, il suono, e le spettacolari evoluzioni del vapore acqueo,  così voluminoso da formare diversi fenomeni meteorologici locali. Non è raro infatti distinguere un netto arcobaleno accanto alla “American Falls“. Allo stesso modo sono frequenti le nuvole formate dagli schizzi della “Horseshoe Falls“, la più grande e potente delle tre. E si può perfino toccare l’energico flusso della più piccola, ma non per questo meno spettacolare “Bride Veil Falls“.

Un luogo meraviglioso, affascinante e poetico, tuttavia caotico. Potete immaginare quanto un’area così spettacolare possa essere affollata durante la peak season di un paese sempre ai primi posti nelle classifiche del turismo sia per incoming che outgoing.

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Cascate del Niagara quando andare in un’attrazione piuttosto che in un’altra

Ma si può restare fuori dai percorsi battuti, godersi le cascate, le rapide e quel poco di natura che ancora lo circonda? La risposta è sì, magari con qualche accorgimento alla “tototravel.it“.
Innanzitutto è consigliabile scegliere bene tra le numerose attrazioni possibili. Non è decisamente necessario farle tutte. Alcune, sebbene non sia palesato, non riguardano direttamente le cascate, che spesso non sono neanche visibili dai luoghi dove queste attività si svolgono.
Ogni viaggio per essere perfetto deve essere personalizzato, questa è la nostra filosofia. E quindi vi consiglio di leggere bene blog, forum e recensioni prima di preparare il vostro itinerario. Ricordatevi che le cascate del Niagara sono un luogo turistico e quindi promosso da specialisti nel marketing, interessati principalmente al vostro portafogli.

Come mero esempio, comunque, vi racconto cosa farei io se avessi un solo giorno per visitare le Niagara Falls.
Innanzitutto è possibile farlo da entrambi i lati, quello canadese è quello statunitense, con i relativi pro e contro. Il lato americano è più naturale, ha molto verde e vi permette di camminare accanto alle rapide della cascata principale. L’altro, come dicevamo, ha la vista migliore, e numerose attrazioni più o meno adrenaliniche.

Io soggiornerei sul lato canadese perchè offre molte più possibilità, Hotel con vista, ma anche degli ottimi B&B a prezzi ragionevoli e che permettono di raggiungere le cascate a piedi (il parcheggio è molto costoso).
Partirei di primo mattino, e come prima cosa attraverserei a piedi il Rainbow Bridge, un ponte lungo poche centinaia di metri che mi permetterebbe di attraversare la frontiera, in un’atmosfera più che mai amichevole (dato per scontato il regolare possesso di visto e passaporto). La vista mi toglierebbe il fiato ed avrei la possibilità di fare qualche scatto prima che la folla inizi a colorare i bordi del Niagara River.

A questo punto cercherei di essere tra i primi ad accedere alle poche attrazioni che intendo visitare e che richiederebbero, più tardi, file lunghissime. Una fra tutte la “Maid of the Mist” un’imbarcazione che si avvicina così tanto alle cascate da bagnare completamente tutti i passeggeri e permettere loro di sentire la stravolgente potenza dei più di 2 milioni di litri al secondo che vengono giù da un’altezza di oltre 50 m.

Cascate del Niagara quando andare (4)

​​Pensare a tutte le storie di coloro che ci si sono letteralmente tuffati, spesso all’interno di una botte, e sapere che alcuni di loro sono anche sopravvissuti non può che dare i brividi. A cominciare da Annie Edison Talylor, un insegnante che lo fece per prima nel lontano 1901 alla veneranda età di 63 anni, chiusa in un barile con il suo cuscino portafortuna, per un mero scopo economico. Per non parlare delle decine di altri tentativi dei più disparati e spesso finiti in tragedia. “Ma questa è un’altra storia e la si dovrà raccontare un’altra volta…

Torniamo al nostro itinerario. Completamente bagnato, subito dopo la mia personale “immersione” nelle cascate, mi avvicinerei il più possibile alla base dell'”American Falls” per sentirne il suono e la potenza, approfittando della posizione esclusiva dell’approdo, proprio accanto alla base di questo gigantesco muro d’acqua.
Nel risalire passerei senza dubbio qualche minuto a godermi e fotografare lo spettacolare arcobaleno dalla terrazza riservata ai passeggeri, prima che questa sia affollata dalle migliaia di visitatori quotidiani.
​​Cascate del Niagara quando andare (4)
Ancora un po’ umido, poi, farei una lunga passeggiata, e magari un pranzo immerso nel verde, su Goat Island. A parte il primo tratto, che permette una vista privilegiata e molto ravvicinata al bordo delle cascate, quest’area non è mai troppo affollata, sebbene permetta di avvicinarsi gratuitamente alle rapide del Niagara River, tra l’altro fra le più forti e roboanti del mondo.

Dopo una rapida occhiata a Three Sister Island, tornerei col trenino fino al Rainbow Bridge, e da lì passeggeri lungo il lato canadese per apprezzare la vista spettacolare di tutte e tre le cascate, fino a raggiungere uno dei numerosi ristoranti per una cena caratteristica. Probabilmente passerei a fotografare la curiosa “Upside Down House” (casa a rovescio).

Cascate del Niagara quando andare (4)

Dopo cena potrei godermi un’atmosfera da fiaba grazie alla variopinta illuminazione notturna delle cascate e ai fuochi d’artificio. Magari tenterei, probabilmente con scarso successo, di fare qualche foto notturna.

Avrei speso così soltanto i 50 cents per attraversare il ponte e i pochi dollari per il giro in barca e la cena, ma avrei avuto un assaggio di tutte le sfaccettature che offre il magico spettacolo delle cascate, ed in un solo, intensissimo giorno.

Vi è piaciuto questo articolo sulle cascate del Niagara, quando andare e soprattutto come godersele al meglio?

Visto che siete da quelle parti non dimenticatevi di scoprire i prodotti tipici del Quebec.

Sono sicuro che potrebbe interessarvi anche come viaggiare gratis, come fare la valigia in maniera intelligente e come organizzare un viaggio in un giorno.

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Cascate del Niagara quando andare

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